Discussione

A Reggio Calabria conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

A Reggio Calabria conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

Giunge alla XXIX edizione, la giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” sul tema “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”. Le conversazioni culturali organizzate dalle due co-associazioni reggine, sono articolate in giornate di studi, si rinnovano annualmente a far data dal 1995. Rappresenta un giusto momento di riflessione, in Calabria, dove si rievoca la figura di Gioacchino Murat nel giorno della sua scomparsa, caratterizzato dalla presenza di autorevoli studiosi. La storiografia ufficiale ha oscurato la sua azione democratica, tesa al liberalismo ed alla costituzione di una nazione, un Regno unito, indipendente, secondo i modelli illuministici. Il periodo, comunemente indicato come “decennio francese”, ha inizio il 14 gennaio 1806, giorno dell’entrata in Napoli di Giuseppe Bonaparte, fino all’amministrazione di Gioacchino Murat, che rimase a governare il Regno fino al marzo 1815. Le giornate di studio poggiano le loro basi sull’analisi di svariati documenti, facenti parte di un periodo storico, che ebbe il merito di portare in Italia, le esperienze e le conseguenze della rivoluzione francese, tramutando il quadro politico e sociale del nostro territorio, ancora ancorato ad un sistema feudale. La figura di Gioacchino Murat che a Pizzo Calabro viene ricordato perché qui trovò la morte nel 1815 è stata a lungo mistificata. E tutt’ora continua ad esserlo. La storiografia ufficiale lo vuole prima in lotta di collisione col cognato Imperatore Napoleone I°, pronto a tradirlo per ottenere un posto al sole. Poi impegnato nelle vicende rivoluzionarie del 1815 che lo volevano farsi promotore di un’Unità nazionale italiana ante litteram, che non aveva al suo attivo le giuste premesse. Il Re di Napoli Gioacchino Murat, durante i cento giorni di Napoleone, dichiara guerra all’Impero austriaco per impedire il tentativo di restaurazione dei Borbone sul trono napoletano e, allo stesso tempo, per sostenere l’Imperatore francese. La nuova edizione, ” sul tema “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”, si è svolta nella giornata di domenica 13 ottobre ed ha registrato le presenze, in qualità di relatori, la ricercatrice toscana Elena Pierotti e Gianni Aiello (presidente delle due co-associazioni organizzatrici). Nel corso della nuova edizione hanno fatto seguito gli interventi della ricercatrice toscana Elena Pierotti su “Gioacchino Murat in Corsica” e di Gianni Aiello (Presidente delle due co-associazioni organizzatrici) sul tema “Il ritorno dei Murat sul territorio reggino dopo 173 anni”. La gradita ospite delle due co-associazioni, la ricercatrice lucchese Elena Pierotti, ha analizzato il tema “Gioacchino Murat in Corsica”, dando lettura ad alcuni documenti degli archivi toscani e dello stato Vaticano. La parola è passata a Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”) che ha trattato il tema “Il ritorno dei Murat sul territorio reggino dopo 173 anni”. In buona sostanza si tratta della sequenza degli eventi che si svolsero il 13 ottobre del 1998, data relativa alla quarta edizione della giornata di studi “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”. Foto, attestati benemeriti, corrispondenza epistolare, reportage giornalisti a riguardo il soggiorno dei discendenti del Re di Napoli sul territorio reggino dopo ben 173 anni. La giornata di studi, giunta alla XXIX edizione, ha avuto il merito, in questo arco di anni, di ospitare, studiosi, accademici, ricercatori, appassionati di storia, istituti museali, associazioni, i discendenti delle famiglie Bonaparte e Murat, creando così un’agorà di incontro confronto. Tale periodo, definito dallo storico calabrese Umberto Caldora come “decennio francese”, e tale fase storica, è stata oggetto di analisi su diversi aspetti relativi a fatti e personaggi che hanno operato nel corso di quegli anni. Le giornate di studio, organizzate dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, poggiano le loro basi sull’analisi di svariati documenti, facenti parte di un periodo storico che ebbe il merito di portare in Italia le esperienze e le conseguenze della rivoluzione francese, tramutando il quadro politico e sociale del nostro territorio, ancora ancorato ad un sistema feudale. LINK: