A Roma il complesso monumentale di Pio Sodalizio dei Piceni , centro culturale, si trova in piazza san Salvatore in Lauro vicino alla chiesa omonima non lontano dal Pantheon. Il toponimo è nato forse per l’esistenza di un boschetto di lauro presente sulle sponde del Tevere. Il luogo è sede di una antica confraternita che riunisce i marchigiani a Roma, nata ufficialmente nel 1633 per opera di una bolla papale di papa Urbano VII, per favorire la devozione della madonna di Loreto. Lo statuto venne adottato nel 1899 con il nome attuale. La confraternita poi si è trasformata da opera pia in fondazione scolastica volta a ospitare nella capitale studenti provenienti dalla regione Marche. Le rendite derivano dalle proprietà immobiliari e dalle donazioni. Agli studenti si elargiscono contributi e borse di studio e corsi di specializzazione.
La chiesa risale al XII secolo e fu ristrutturata nel quattrocento dal cardinale Orsini. Nel cinquecento fu distrutta da un incendio e ricostruita fedelmente. Nel seicento fu presa e gestita dalla confraternita di stampo religioso. Accanto alla chiesa si trova il palazzo dei Piceni di due piani con portale opera di Camillo Rusconi. La porta in noce fu fatta nel settecento con simboli dei Piceni ossia il pico un uccello oracolare sacro al dio Marte. Il chiostro interno risale al XV secolo, esempio evidente di stile rinascimentale. Il cortile è ricco di opere d’arte. Il porticato ha tre arcate rette da pilastri con al centro la fontana dei Piceni del XVI secolo con zampillo centrale secondo alcuni studiosi opera del Mascherino. All’interno di grande valore è il salone dei Piceni con affresco raffigurante le nozze di Cana, e il monumento funebre del pontefice Eugenio IV.
All’interno troviamo il busto del cardinale Orsini e il refettorio.
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