La radiografia al seno sembra negli ultimi tempi necessaria e indispensabile per una diagnosi precoce del tumore, per individuare noduli e lesioni di vario tipo e dimensione. Durante la radiografia bilaterale il seno viene compresso. Anche gli uomini possono sviluppare dei carcinomi al petto ma per loro si prevedono altri tipi di indagini. L’esame non prevede nessuna preparazione adeguata, non è fonte di dolore, e deve essere effettuato lontano dal ciclo mestruale. La durata è minima, e si usano generalmente i raggi x che sono delle radiazioni. Per l’esame occorre evitare di indossare gioielli e accessori, ciprie, lacche, profumi, deodoranti, creme, talco, lozioni ecc.
Le donne dopo i cinquanta anni sono sottoposte a test di screening. Le giovani donne devono evitare di fare questo tipo di esame anche se gli effetti collaterali non sono eclatanti.
Meglio fare gli esami a partire dai quarantacinque anni o per lo meno dopo la menopausa.
Le donne dopo i sessanta anni dovrebbero fare la mammografia ogni due anni. Molti medici invece fanno ripetere l’esame ogni anno anche in assenza di segnali e di predisposizione genetica. Le radiazioni sono pur sempre nocive e quindi sarebbe meglio fare l’esame ogni due anni. I medici per evitare di fare molte mammografie dovrebbero procedere con la palpazione manuale del seno ma pochi la fanno realmente. I medici sono divenuti come impiegati, si siedono dietro la scrivania e non vogliono visitare il paziente. Si limitano a prescrivere farmaci ed esami diagnostici.
Si deve aggiungere poi che i segnali di anomalie ci sono nel caso di cancro come liquido nei capezzoli, mutamento della pelle, arrossamenti, gonfiori, rigonfiamenti, capezzoli contratti ecc se una persona non ha sintomi e non ci sono segnali la mammografia è solo di routine e va fatta con cautela. Si dovrebbe ricorrere alla ecografia meno invasiva nei casi più semplici.
All’estero non si fanno cosi tante mammografie come in Italia che ha il record. Ci sono medici statunitensi che sconsigliano una pratica continua che diventa un abuso e può portare a sviluppare un tumore per eccesso di radiazioni.
In Italia poi si ricorre sempre di più all’esame a pagamento, nelle asl i tempi di prenotazione sono biblici e i macchinari solitamente obsoleti.
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