Oggi ho deciso di riproporvi un pezzo di uno dei miei classici preferiti: " La Favola di Eros e Psiche". Buona lettura.
[...]Dopo aver assaporato tutti quei piaceri, l'ora tarda indusse Psiche ad andare a dormire. Era già notte inoltrata quando giunse alle sue orecchie u lieve rumore. Allora, temendo per la sua verginità in una così totale solitudine, venne presa dalla paura e incominciò a tremare, più che altro per non sapere quale male l'aspettava. Ma già le era accanto lo sposo sconosciuto: era salito sul letto, aveva fatto di Psiche sua moglie e, prima dell'alba se ne era andato in fretta. Subito le voci che stavano in attesa nella stanza curarono alla novella sposa la ferita provocata dalla deflorazione.
Le cose andavano così da lungo tempo. E, come accade per natura, la novità, diventa un rapporto consueto, le procurò piacere, e il suono di quella voce indefinita la confortava della sua solitudine. [...]
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