Negli ultimi tempi ci accorgiamo che i turisti sono sempre più audaci, si spingono verso mete impervie, verso vette aguzze, verso muraglie impietose , avidi di conoscenza. I genitori stessi portano i figli in zone rischiose, a visitare ex centrali nucleari, zolfatare attive, zone contaminate, isolate, franose. Impongono le loro scelte e i figli non protestano attratti dal fascino della avventura. Con tono autoritario impongono sai figli di sciare, di ballare, di fare sport estremi. Non tutti sono portati per scalare montagne, per vogare, non tutti hanno un piglio disinvolto un carattere vispo. Molti hanno un temperamento mite. I genitori sono inflessibili e portano i figli in strani raduni, in corse di moto, in luoghi solitari, in giungle e boscaglie dove le insidie sono numerose. I figli sottomessi obbediscono senza protestare senza fare tante domande. Cosi accade che bruscamente un figlio precipita da una roccia, viene morso da una vipera, cade nelle sabbie mobili, scivola sulla neve, si frattura un braccio o una gamba, cade da un dirupo. I genitori allora comprendono lo schiaffo in faccia del destino per la loro imprudenza e restano allibiti. Molte imprese non sono leggere ma ardue ci vuole fegato, coraggio, conoscenza dei luoghi e della conformazione del territorio. Ci vuole disciplina, preparazione non improvvisazione. Certi terreni sono sdrucciolevoli o molto compatti, ci sono camminamenti di montagna difficili, complessi, pieni di rovi, spine, animali, insetti nocivi. Molti cercano sentieri poco praticati e si smarriscono, fanno deviazioni per abbreviare il percorso. Molti sulla neve si lasciano andare a fuori pista per mostrare la propria abilità. Molti in fatto di turismo e vacanze sono esigenti. Portano dietro figli e anche parenti anziani inconsapevoli dei rischi. Molti anziani hanno avuto problemi di disidratazione, di deambulazione, sono caduti sulle montagne, si sono fratturati il bacino, il femore. Per fare certe cose non serve solo avere passione, ci vuole un fisico adatto. Gli anziani seguono i figli in assurdi camminamenti senza fiatare, senza timore delle conseguenze. Poi si verificano fatti estremi. Sono stati numerosi i casi di smarrimento di anziani in luoghi impervi. Ci sono stati casi di decessi o di ricoveri ospedalieri. Le vacanze sfrenate hanno causato del male. I genitori hanno quasi un timore reverenziale verso i figli e non si tirano indietro anzi sono orgogliosi dei figli, gonfiano il petto, fanno sapere a tutti i luoghi di villeggiatura famosi che li hanno accolti. Molti anziani mostrano energia vitale tumultuosa ma è solo apparente. I figli e i genitori dovrebbero essere più intransigenti e avere più buon senso ed evitare vacanze scorrette. L’imprudenza porta verso situazioni irrimediabili. Per un temporaneo soggiorno fatto senza ragionare si può arrivare a una menomazione perpetua. Le scelte turistiche dovrebbero essere fatte con equilibrio valutando i pro e i contro senza indulgenza. Il risveglio in un letto di ospedale è sempre amaro. Non serve arrampicarsi su rocce aspre basta godersi il panorama anche a distanza senza rimorsi e rammarico e crucci. Anche l’alimentazione in vacanza dovrebbe essere corretta, invece spesso si adottano regimi alimentari sbagliati che sono rapidamente deleteri specie per gli anziani.
Preservare la salute è indispensabile. Le mete vanno scelte con il pensiero alla età delle persone.
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