Il vischio è come sappiamo una pianta sempreverde, semi parassita, cespugliosa che spesso cresce spintanea in Europa e in America. Secondo alcune ricerche esisteva già ai tempi dei dinosauri. La sua fotosintesi è autonoma ma ha bisogno di un supporto, i suoi supporti sono querce, meli, aceri, betulle, tigli. Si trova in boschi, foreste di latifoglie, giardini. Ci sono due sottospecie di cui una detta visco bianco che produce bacche bianche. Il succo di bacche bianche era usato per produrre una particolare colla. I suoi fiori sono poco vistosi, uniti a fascette, le foglie verdi sono oblunghe, i frutti sono a forma di globo. Le bacche hanno un liquido vischioso che ha dato il nome alla pianta., L’impollinazione avviene per gli insetti e gli uccelli. È una pianta spontanea, ma può essere coltivata per scopi medici e ornamentali. Si usa in erboristeria. La sua crescita è lenta e graduale. La pianta ospite non viene mai danneggiata, solo le bacche possono essere tossiche e provocare malori, allucinazioni, convulsione, confusione mentale. La pianta coltivata va sfoltita.
Un tempo era una pianta medicinale ora di meno anche se si sta rivalutando la sua proprietà terapeutica. I suoi estratti, infusi e tinture sono usati per intossicazioni, medicamenti, ipertensione, fratture anche nella medicina alternativa.
Un tempo al vischio si attribuiva poteri magici e gli amuleti si portavano al collo come portafortuna per avere un amore eterno. Per i pagani anticamente la bacca bianca era simbolo di fertilità maschile. I Celti usavano il vischio contro gli influssi di demoni e streghe. I romani appendevano il vischio sulla porta per protezione.
Ci sono molte usanze e leggende natalizie dal sapore antico che oggi hanno perso spessore. In America per fortuna ancora perdura la tradizione di baciarsi sotto il vischio. In gran Bretagna c’è la sagra del vischio. In Italia si usa nelle decorazioni natalizie ma sta perdendo terreno. Molte cose nel nostro paese si sono perdute.
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