Siamo in un momento di regressione, i negozi chiudono, le famiglie sono in difficoltà, le aziende sono in crisi, e prevale in certi comparti la cassa integrazione. Il calo demografico è vertiginoso, si è invertita la tendenza inaugurata negli anni sessanta quando in pieno sviluppo economico c’era stato un considerevole aumento delle nascite. Il campo del lavoro ha subito le conseguenze di disastrose politiche economiche. Nessuno passa indenne questa crisi di vaste proporzioni che è stata aggravata dai conflitti bellici. E’ difficile rifiorire, risalire la china. Ci sono persone oneste che hanno smesso di curarsi, di andare dal dentista. Non c’è una politica solerte, attente alle esigenze del popolo. Il destino è quello del declino economico, sociale, demografico. Si spendono soldi per gli armamenti, per gli aerei da combattimento che spandono morte e devastazione, si esauriscono le risorse per comprare strumenti bellici e si trascura vistosamente senza mezzi termini la manutenzione ordinaria, totale, straordinaria di ascensori, strumenti, di uffici, palazzi, centri, negozi, ecc.
Se guardiamo in faccia alla realtà ci rendiamo conto che non vi è neppure una adeguata manutenzione periodica di strade, giardini, parchi, isole ecologiche, boschi, prati, piazze.
Si resta allibiti davanti a piccole stazioni completamente nel degrado. Non ci sono puliture periodiche neppure degli alberi e delle aiuole. Nessuno protegge il territorio.
Ultimamente si sono verificati episodi spiacevoli, ascensori che si sono guastati lasciando dentro la gente per ore. Non serve criticare, muovere obiezioni. Si prospetta un futuro senza manutenzioni in ogni campo. Tutti voltano la testa dall’altra parte e intanto la gente soffre e disapprova questo modus operandi. Rimettersi in carreggiata è difficile. Non c’è assiduità, rispetto, autorità morale. In molti luoghi ci sono bivacchi, in alcune zone non ci sono controlli. In controluce si vede solo indifferenza nonostante le belle parole. Nessuno si china a guardare, ad osservare l’abisso dove siamo caduti e a porci rimedio in ogni circostanza. Nessuno chiarisce le idee per il futuro.
Non ci resta che contemplare in declino a bocca asciutta o rimanendo intrappolati in un ascensore di una clinica o ospedale.
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