Discussione

NATALI SOLITARI

Si dice che per natura l’uomo sia un animale sociale. L’uomo ha bisogno di relazioni, di aggregazioni, di punti di riferimento stabili. Negli ultimi anni ci troviamo davanti a una vistosa inversione di tendenza. Si può definire la nostra epoca come quella dell’uomo solitario, individualista. ‘uomo nel tempo si è progressivamente chiuso come una mano si chiude a pugno. Le grandi relazioni sociali sono finite. Si preferisce vivere e morire in solitudine come un animale braccato dai cacciatori. Vecchie abitudini sono state abbandonate. Un tempo i nipoti si recavano festosi a fare gli auguri ai nonni, ora li salutano frettolosamente per telefono e partono per i viaggi esotici di capodanno. Un tempo famiglie intere invitavano gli amici durante le feste ora preferiscono recarsi da soli in un ristorante. Un tempo si vedono saloni pieni di gente, parenti affacciati ai balconi delle case, ora le finestre sono serrate e non si sente un fiato, un silenzio assoluto. Se si invita qualcuno saltano subito fuori delle scuse. I nipoti non sono più presenti, non sono più affettuosi, si presentano un attimo prendono i regali, la paghetta e scappano come ladri nella notte e si dileguano per giorni interi. Il natale non è più degno di questo nome. Non ci si tiene compagnia. Si fanno gli auguri a parenti e colleghi per email e questi neppure rispondono. Le colleghe nei rinfreschi natalizi sono scostanti, folgorano con occhiatacce funeste. Non si gioca più a tombola insieme, a scacchi. Nessun parente ci chiama per gli auguri, alcuni lo fanno solo per ostentare, per sottolineare i loro viaggi, il loro benessere che è solo economico. Si è lontani dal raggiungimento della beatitudine dell’anima. A natale riaffiorano vecchi rancori, antiche ripicche, ci si fa del male in modo vergognoso. Persone che non vediamo da troppo tempo neppure ci degnano di uno sguardo. E’ difficile districarsi nelle relazioni amicali. I viaggi natalizi che si fanno sono tutti solitari, al limite si viaggia in coppia. Si giura di telefonare per gli auguri ma poi ci si dimentica. Si frequentano poche persone, le solite, non si amplia la cerchia. Si respingono gli intrusi con sadismo. Si terminano le feste senza aver mai visto parenti e amici. Si fanno regali senza cuore. Spesso si litiga durante le feste per la stessa organizzazione del natale. I giorni passano monotoni fra divertimenti solitari. Non si fanno scelte di gruppo. I parenti che tornano alla carica vengono messi a tacere con la scusa di impegni vari. Ci si interroga sul futuro di certe relazioni ormai prossime alla fine. Un tempo nei natali in famiglia si rischiava sempre qualcosa, si doveva arrivare a dei compromessi. I messaggi nei dialoghi erano intrisi di antagonismo e rivalità. Le donne con la loro vanità, superbia e presunzione hanno rovinato molte relazioni parentali che sono divenute solo fonti di puro antagonismo e competizione. Si mangiava insieme e si doveva sopportare rivalità, frasi insidiose, invidie, domande scabrose. Le donne di solito reiteravano i comportamenti scorretti e maleducati, facevano allusioni maligne pure a natale. Non si era preparati a ricevere veleno pure nelle feste. Le feste gioiose si trasformavano in incubi fatti di rabbie e dispetti, antagonismi e veleni. Le feste restavano impresse nella memoria per il loro carico indimenticabile di offese, rinunce, invidie. Le donne hanno causato la fine di molti rapporti familiare per stupide rivalità femminili. Certo gli anziani avrebbero bisogno di avere intorno nipoti allegri, per ringiovanire con loro, per ringraziarli dei regali ricevuti. I nipoti però viaggiano lontano, forse sono stanchi di critiche, di battute sarcastiche delle zie acide, delle opinioni contrari degli zii, delle deplorazioni esagerate e tristi, i natali degli ultimi anni sono decisamente senza ombra di dubbio più solitari in tutti i sensi, del resto si preferisce restare soli piuttosto che subire torti, soprusi. I femminicidi hanno logorato le famiglie già disgregate. Gli anziani avrebbero bisogno dell’aiuto dei nipoti, del loro influsso e invece si ritrovano soli davanti a una tavola riccamente imbandita come se il lusso, il cibo fosse la felicità e invece è solo un pallido surrogato. E’ sconcertante come tanti single festeggino le feste soli anche nei locali e ristoranti. Un fenomeno in espansione. La solitudine sta divenendo sinonimo di libertà non di schiavitù. Nessuno rispetta più le buone regole della convivenza. La solitudine a lungo praticata può apportare nel tempo solo note aspre di malinconia e dolore.