Notiamo improvvisamente che tutto è avvolto nella polvere. Strade un tempo ordinate e pulite sono invase da spazzatura, spacciatori e trafficanti di morte, ladri e prostitute. Locali ben messi lasciano spazi a empori dozzinali. Dove c’erano negozi di abbigliamento eleganti troviamo bettole e la differenza si nota specie nei centri storici. Dove c’erano alberghi con piscina troviamo case private malmesse. Sembra che una bufera di polvere abbia invaso città e paesi cancellando la loro impronta e fisionomia. Certi mutamenti ci lasciano senza fiato. E’ curioso come stiano scomparendo edicole, mercerie, distributori di benzina, cartolerie. Le vie non hanno più un aspetto curato. Persino i banchi delle chiese sono ricoperti di uno spesso strato di polvere grigia. I giardini sono avvolti nello squallore frequentati da bande di ragazzini inviperiti che portano in tasca i coltelli, invasi da orde di topi e zanzare. Al contrario un tempo i parchi erano curati. Restiamo sconvolti da certi quartieri dove le fabbriche dismesse sono lasciate al degrado infestate da erbacce, ridotte a macerie. In poco tempo in un battito di ciglia tutto si è riempito di polvere. Le gallerie sono scarsamente illuminate, la notte non si può uscire per colpa della microcriminalità che nessuno vede. Impera il disfattismo. Non esiste moderazione. Il degrado è il vero protagonista del nostro tempo. Molti abitanti dei centri storici si sono trasferiti fuori per essere poi oggetto di rapine in casa. Molti sono gli episodi terribili riportati dalle cronache. Le piazze sono luogo di feste animate che finiscono in rissa. I quartieri gareggiano fra loro per disordine e malessere. Alle difficoltà economiche, materiali, sociali si aggiungono inevitabilmente problemi relazionali. Le persone vanno tutte di fretta, sono indifferenti, non salutano. I rapporti umani sono tutti leggeri, labili. Anche i figli con i genitori sembra che non abbiamo più niente da dirsi e passano il tempo nelle chat. La mancanza di dialogo è sconvolgente. Le persone handicappate sono derise, prese di mira, piantate in asso pure dalle famiglie. I giovani hanno pure il cuore impolverato, arrugginito. Non si innamorano più, dormono fino a tardi dopo i bagordi della notte. Hanno solo infatuazioni, trasalimenti e non sanno che l’amore è un sentimento che si alimenta lentamente, che procura una deliziosa allegria. Invece si commettono femminicidi con la mente ottusa avvolti in una specie di trance. Le ragazze fanno fra loro gare di seduzione leggiadra, si lanciano perfide sfide e avvertimenti. Le ragazze fra loro si odiano, rivaleggiano in modo grossolano. Spesso compatiscono le donne anziane, le deridono. Siamo insoddisfatti e stanchi davanti a tanta polvere che ricopre anche il cuore. Abbiamo la strana sensazione di vivere in una epoca barbara fatta solo di vandali. Un cambio di passo è necessario. Tutti aspettano con il fiato sospeso un miglioramento. Ancora oggi i nuovi assunti non salutano le vecchie guardie e le snobbano, anche oggi si sono inganni, soprusi, pestaggi, mancanze di rispetto. Bisogna avere il dono della pazienza. Finora le attenzioni sono state poche. In silenzio aspettiamo gli sviluppi perché finora ci sono state solo chiacchiere insulse e prive di valore.
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