Nel 2001 Edoardo Albinati scrisse un libro dal titolo diciannove dedicato al tram 19 di Roma che collegava piazza dei Gerani a Centocelle con piazza risorgimento nel quartiere Prati. Il romanzo fu regalato ai passeggeri del tram e ai titolari di abbonamento Atac. Il tram 19 è sempre stato un mezzo pubblico storico e importante in quanto consentiva il collegamento con la zona universitaria, del cimitero Verano, del policlinico, del bioparco, di via delle belle arti, di valle giulia, di via delle milizie, dei parioli, di via Ottaviano. Un tram frequentato da molti studenti. Un tram con molte fermate, che comprendeva ben 14 km di binari. Il tram abbracciava molte zone di Roma e attraversava: collatino, villa gordiani, prenestino, Portonaccio, Pigneto, esquilino, san Lorenzo, Nomentano, Trieste-salario, Parioli, Flaminio, Prati.
Un tempo a piazza dei Gerani c’era una fontana con aiuole fiorite ma poi tutto si è degradato. Con il tempo il tram è divenuto lento, con lunghe attese alle fermate. Lentamente tutto è mutato in peggio.
Attualmente con i lavori della metro C e di riqualificazione delle linee dei tram in vista poi del giubileo il destino del tram 19 sembra appeso a un filo. Il capolinea di piazza risorgimento non ci sarà più sia per la pedonalizzazione dell’area sia per il lavori della metro C . Probabilmente il tram 19 verrà spacchettato, sostituito da bus che forse partiranno da porta maggiore. Ci saranno due linee distinte. Per molti anziani il tram 19 era una comodità, si sedevano tranquilli e arrivavano direttamente al Vaticano, senza cambi, senza intoppi. Si arrivava a san Pietro con un solo mezzo. Ora tutto si è complicato. I nuovi lavori non prevedono la comodità. Si rinnova per rendere tutto più scomodo. Gli amministratori non si rendono conto che la popolazione sta invecchiando e avrebbe bisogno di una rete tramviaria più agevole. I disagi tornano ad essere all’ordine del giorno.
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