Ci sono degli uomini, dei ragazzi che sono playboy nati, inguaribili don Giovanni, moderni Casanova, che hanno messo da parte il romanticismo per praticare la spietata arte della seduzione fine a se stessa. Loro si limitano ad applicare la legge del possesso. Il loro intento è possessivo, prevaricatore. Il loro spirito è dominante, il loro carattere forte e duro come roccia. Agganciano la preda con varie scuse, con voce melliflua, gentile, priva di toni aspri che tireranno fuori dopo a tempo debito. Sul piano amoroso sono galanti, ammaliatori. Di una donna non guardano il carattere, ma gli occhi e il posteriore. Intimamente aderiscono al motto che ogni lasciata è persa. Avvicinano le donne con fervore copulatorio, con attrazione carnale. Il loro sguardo è lucente, complice. I loro occhi lanciano dardi nella attesa della capitolazione della donna. Il loro interesse è sinonimo di possesso. Rassicurano le prede con regali, fiori, profumi, sguardi intesi, di fuoco. La donna recepisce il messaggio e si crede al centro della sua attenzione, si crede una prescelta, una privilegiata ma è solo l’ultima della serie nella galleria privata delle conquiste. Il playboy non rimanda mai una conquista, si accanisce sulla preda come un avvoltoio su una carcassa. Intensifica gli assalti fino a che si estingue il suo appetito. Alcuni assalti sono veri assedi sfrenati, il playboy si scatena. Inventa ogni tipo di trappola perversa. Organizza incontri, feste e si mostra tremante di passione, le sue tribolazioni amorose suscitano la pietà della vittima ignara. Pietà che è anticamera di tenerezza e poi di amore incondizionato e passionale. I suoi slanci sono sfrenati. Il tono della sua voce è suadente e provoca il sussulto delle donne. Le donne avvertono con lui uno strano connubio. La sua impetuosità sanguigna è allettante. Il rapporto si rivela frizzante, mai squallido, ma vivace come un fuoco acceso. Il playboy si prodiga con complimenti, parole esaltanti di amore eterno che scaldano i sensi. I suoi preliminari sono molti. Spinge le donne ad adorarlo. Tutte le sue storie sono appaganti, segnate dal successo. Lui brama al possesso forsennato. Ogni volta fa intendere di essere innamorato ma dentro la sua anima glissa, scalpita per liberarsi dal laccio. Porta avanti gli amori come affari, come trattative. Ostenta i suoi bollori, i suoi impeti. I suoi occhi languidi mandano lampi ma sono lampi di libidine e concupiscenza.
Spesso il playboy si nasconde, adotta una specifica strategia combattiva. Se ha in mente di conquistare una donna ma nel frattempo è in compagnia di un’altra quando incontra la futura preda fa finta di non vedere, non saluta, si nasconde per evitare di essere scoperto, finge di non vedere astutamente, si confonde fra la folla, sguscia come una biscia. La nuova preda puntata non deve conoscere i suoi amorazzi, i suoi trascorsi. Per farsi credere ha bisogno di fingersi puro. Se siede al tavolo di un bar con una ragazza finge di non vedere la nuova preda, scappa, magari si nasconde in bagno. Poi racconta magari che si tratta di una cugina, di una parente, addirittura di una zia. Adotta vari stratagemmi per apparire credibile. Studia la faccenda con perizia ed impegno. Malandrino non si lascia sfuggire niente. Cavalca l’onda con energia con pertinacia virile. La timidezza di certe donne, la ritrosia per lui sono cose superflue che si possono vincere, che si devono vincere. Ogni volta giura amore con la massima espansività. Si mostra agitato, appassionato ma è solo egoista, vorace e dal cuore di pietra. La sua foga è dominante. Vuole padroneggiare le situazioni. Ama donne remissive, mirabilmente prese di lui. Si mostra protettivo, volenteroso, giudizioso. Poi dopo aver ottenuto quello che voleva prontamente si dilegua in un soffio premuroso di inseguire nuove prede. Per ammaliare ha capacità di ascolto, disponibilità, volontà di soddisfare il gentil sesso per cui ha un debole. È un esperto sopraffino di menzogne. La sua è però solo tensione erotica, desiderio di congiunzione carnale. La sua libidine non ama affiatamenti, rapporti legalizzati. Se colto in fragrante stringe gli occhi, inventa scuse plausibili, si arrampica sugli specchi. Le sue scuse per architettate lasciano a bocca aperta. Persegue i piaceri e per questo si mostra tollerante. Lui sa che a una bella donna non si nega mai un sorriso. Se una donna è indifferente cerca di sollecitarla attivando le sue strategie di guerra che poi risultano vincenti. Il suo sorriso è unico. Il suo desiderio lo porta a dare più importanza alla intesa fisica che emotiva e alla fine si ritrova prigioniero dei suoi trucci perché sceglie donne aggressive, perfide un po' come lui, donne attraversate da pesanti contraddizioni. Inevitabilmente certi amori finiscono per indebolirlo e spiazzarlo. E’ normale ed implicito che chi la fa la aspetti. Il fine è solo la conquista di donne volubile, isteriche, e impulsive.
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