Spesso ci capita di dover contattare una azienda sia essa di trasporti, elettricità, turistica, di servizi o altro e con stupore ci accorgiamo di avere davanti una specie di muro inaccessibile. I nostri mugugni sono spesso necessari. Ogni giorno ci scontriamo con un muro robusto difficile da valicare. Al posto degli impiegati a rispondere al telefono sono stati messi dei robot virtuali, che hanno nome fantasiosi e eleganti come Lucilla, Artemide, Leopoldo. Gli impiegati sono mandati a spasso, disoccupati e i robot con la voce umana danno le direttive come provati dipendenti. Non sempre però riescono a soddisfare le nostre esigenze, a rispondere in automatico alle nostre domande, Ci sono situazioni particolari che il robot non recepisce, si impappina, non comprende, ordina di ripetere. Molti robot danno informazioni su orari e percorsi dei mezzi ma se una persona ha la r moscia nel dire la destinazione il robot non capisce e alla fine la informazione non viene fornita. I robot sono poco disponibili al dialogo, sono impostati solo per certi casi e altri li ignorano. Parlare con un operatore resta una impresa, solo ogni tanto le telefonate vengono trasferite a chi di dovere, alle autorità competenti. In certi ambienti ci sono solo robot, pec cc e tutto diventa distante di una distanza siderale. Molti robot sono maldisposti a sentire il nostro problema, specie se si tratta di un caso anomalo. Le nostre comode abitudini sono state stravolte. Alcune agenzie turistiche funzionano solo online, non ci sono recapiti telefonici, solo email e contatti virtuali sui social. Chi ha problemi di vista e non riesce a consultare tabelle, prospetti online un tempo telefonava alla azienda ora non ci sono più telefoni fissi e spesso neppure recapiti di cellulari. Anche per la prenotazione in alcuni alberghi tutto avviene online senza contatto diretto. Attualmente tutto è aleatorio, virtuale. Tutto è inespugnabile. Gli utenti sono solo fruitori passivi senza anima, indolenti e sottoposti. Il web dilaga con le sue leggi senza freni e anche per le prenotazioni mediche bisogna registrarsi su delle piattaforme e prenotare online. I medici mandano le ricette online e gli anziani inesperti sono costretti a ricorrere all’aiuto dei figli e per chi è sprovvisto all’aiuto di amici, farmacisti, vicini di casa. Alla fine è difficile pure prenotare una vacanza, ci vogliono codici, registrazioni, stampe, ristampe. Siamo impelagati in una realtà fatta di email, pec, spid, password. L’unico rifugio è la lettura di un buon libro, ma ci chiediamo fino a quando resta cartaceo. Un utente stremato non può neppure fare dei complimenti a Lucilla, lei è solo un assistente virtuale senza sangue e vene che non accetta interferenze. Gli utenti spesso si sentono rifiutati, selezionati, braccati. Molti dopo molte telefonate andate a vuoto con sdegno abbandonano il campo. Certe ditte non sono raggiungibili nell’immediato. Le segreterie telefoniche abbandonano e poi dopo aver lasciato il messaggio si scopre che non funzionano. Anche per gli interventi per gli ascensori ci sono segreterie telefoniche, robot. Cosi una persona chiusa in ascensore vi rimane per ore non riuscendo a contattare il pronto intervento che di solito è una voce metallica e straniante. Non è piacevole sentire in certi contesti una voce non umana.
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