Cosa succederà quando questa generazione di musicisti verrà spazzata via? Come sarà possibile colmare il vuoto certo e spiazzante?
Queste sono le domande che mi assillano dopo aver ascoltato il nuovo disco di Van Morrison. Penso a Neil Young, Willie Nelson, a Bob Dylan e a Tom Jones che si appresta a festeggiare il suo primo numero uno inglese da 20 anni con il nuovo album, e mi chiedo ancora: Cosa è che li spinge a continuare a scrivere e pubblicare, a mettere la musica al centro della propria vita. Potrebbero godersi le giornate senza troppe preoccupazioni, eppure, non mollano; perché?
I maligni potrebbero dire che se smettono, è come se non esistessero più, e in parte questa riflessione è condivisibile perché parliamo di artisti che non solo pubblicano dischi, ma che in condizioni “normali” sono in tour costantemente. Ma dove trovano tutta questa energia e ispirazione?
Perché in queste 28 canzoni che compongono “Latest Record Project Vol. 1” non c’è un cedimento, una flessione. C’è mestiere sì e c’è l’immancabile rimando al passato, ma è tutto fatto con una convinzione e determinazione che non trova eguali.
Ascoltando “No Good Deed Goes Unpunished”, la lunga “The Long Con”, la ruspante “Deadbeat Saturday Night” o “Stop Bitching, Do Somethin’” si ha un compendio del R&B in cui il presente si fa sentire nei testi che parlano di quella quotidiana frustrazione data dalla impossibilità di vivere una vita normale. In questo senso “Why Are You On Facebook?” potrebbe diventare un vero inno generazionale.
All’energia e determinazione, si aggiunge una sensibilità e acume che rende l’ascolto ancor più piacevole e mai di sottofondo. In un’epoca in cui quasi tutta la musica potrebbe essere schedata come “elevator music”, queste canzoni che pur si attengono ai dettami del genere, rivendicano una dignità e un diritto di ascolto. Ascoltare musica è, di per sé, un’occupazione, ma siamo sempre in meno a pensarla così.
Io, nel dubbio, mi godo questa loro eterna giovinezza, non pensando al futuro e concentrandomi sul presente che non è invitante, ma è quello che ci è dato vivere. E con questa colonna sonora, vi assicuro che non è soltanto piacevole, ma addirittura sorprendentemente piacevole.
Van Morrison celebrerà l’uscita del suo doppio album suonando la sua prima performance virtuale in assoluto l’8 maggio con un evento livestream, acquistabile su nugs.net, dai rinomati Real World Studios nel Wiltshire.
Articolo di Jacopo Meille
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